Pieve di Santa Maria in Valtenesi: costruita verso il 1050, nella località Pieve Vecchia, sorge sulle rovine di una chiesa molto più antica. La pieve di Santa Maria in Valtenesi è il monumento romanico più antico della zona. Presenta tre navate suddivise da maestosi archi a tutto sesto poggianti su pilastri rettangolari. Degna di ogni onore è la pala del XVI secolo dell’altare maggiore creata da Gian Andrea Bertanza di Padenghe, sulla quale sono raffigurati la Vergine e i Santi Rocco, Sebastiano, Siro e Savino. Purtroppo questa maestosa opera è stata vittima di un furto e della distruzione dei suoi componenti, i pezzi ritrovati sono stati raccolti in alcuni quadri.
Chiesa parrocchiale: nel 1722 venne trasferita dalla Pieve a Solarolo, la progettazione appartiene all’architetto Antonio Spazzi e la sua edificazione avvenne a partire dal 1746. Al suo interno, oltre ai preziosi affreschi della volta e al caratteristico coro interamente di legno, si possono ammirare le tele di Andrea Celesti: “Sant’Angela Merici” e “Assunta”.
Parco Naturale della Rocca: Il Parco Naturale Archeologico della Rocca-Sasso corrisponde ad un’area di circa 900.000 mq che includono l’area della Rocca e la fascia costiera sottostante fra le località di Dusano e di Pisenze. La valorizzazione di tutta la zona, grazie alle indagini archeologiche e al restauro conservativo delle strutture medievali della Rocca, ha permesso la definizione di un percorso turistico attrezzato di alto interesse archeologico e paesaggistico. Da non perdere sono i resti di un antico castello che nel 1573 fu distrutto per ordine del Provveditore Veneto, poichè era diventata sede di banditi e che ora funge da torre campanaria.
Museo Civico Archeologico: nella sua sede espositiva all’interno del Parco Archeologico Naturalistico, costituisce anche il centro di accoglienza e di prima informazione per i visitatori della istituenda Riserva Naturale della Rocca, del Sasso con annesso Parco Lacuale di Manerba del Garda. Il Museo ha due percorsi tematici distinti, uno naturale e un percorso archeologico, il quale con pannelli tematici bilingue attraverso una scelta di reperti esposti all’interno di vetrine, che illustra gli insediamenti del sito pluristratificato della Rocca e del Sasso e quello della Pieve di S. Maria, dove, sui resti di una villa romana affacciata sul Lago, sorsero dapprima strutture abitative altomedievali e poi l’edificio religioso.
Isola del Garda: L’isola di Garda, originariamente Monastero Longobardo connesso della regina Ansa detta anche Schwaben , conosciuta anche come isola di Svevia di Federico detto Barbarossa, poi Borghese o isola dei Frati, è la più grande isola del lago omonimo. Oggi deve il suo fascino alla straordinaria villa in stile neogotico veneziano, progettata dall’architetto Luigi Rovelli nei primi ‘900; un’imponente costruzione armonica, ricca di particolari architettonici sorprendenti. L’isola è circondato da meravigliosi giardini italiani e un ricco bosco composto di cipressi, acacie e pini. Il
lussuoso Palazzo appartiene alla famiglia Cavazza che, dal 2002, l’ha aperta al pubblico e organizza visite guidate da Aprile a Ottobre. Non esiste un servizio pubblico per arrivarci, ma dai porti delle località più turistiche del Lago di Garda c’è un servizio privato di motoscafi e piccoli battelli i cui conducenti hanno accordi diretti per le visite guidate. Qui percepirete sulla vostra pelle la paradisiaca atmosfera di quest’isoletta.
Isola di San Biagio: distante poco più di 200 metri dalla terraferma, appartiene al territorio comunale di Manerba del Garda e si trova a sud dell’isola del Garda . Soprannominata anche “Isola dei Conigli” per la forte presenza nel ‘500 di lepri e conigli: un piccolo scrigno d’Italia caratterizzato da prati verdi, cipressi e cespugli fioriti. Curioso il fatto che nei maggiori periodi di secca, questo lembo di terra è raggiungibile a piedi, un esperienza da provare.